PULIZIA CAMERE ANECOICHE

18.01.2013 12:21

CENNI SULLO SPORCO

Lo sporco è il nemico da combattere per mezzo della pulizia e per vincerlo è opportuno conoscerlo il più a fondo possibile. Così  è più facile comprendere il perché di tanti tipi di attrezzature, di macchine, di prodotti per la sua eliminazione e scegliere gli strumenti più appropriati, per efficacia e per costi, questo è quello che la nostra Società ha fatto nel corso degli anni con l'esperienza e con la consapevolezza di puntare sulla qualità, in modo da soddisfare al meglio le esigenze del mercato.

Secondo la sua composizione lo sporco si può così classificare:

  • Polvere

  • Sporco magro

  • Sporco grasso

  • Sporco dovuto al degasaggio di una parte di un dato materiale all'interno di una zona confinata, a causa di temperatura troppo alta o di forti variazioni di pressione.


Esiste un’ulteriore classificazione dello sporco:

  • Lo sporco organico che può essere prevalentemente lipidico (composto da unto e residui alimentari come ad esempio quello che si trova sulle cucine), glucidico, proteico (tipico dell’ambiente ospedaliero) e a base di grassi e oli minerali (sostanze non saponificabili e solubili soprattutto in solventi).

  • Lo sporco inorganico ( incrostazioni di calcare) causato dalla durezza dell’acqua.

  • Lo sporco urbano è formato dai gas e dai vapori non controllabili e molto dannosi che si depositano su fabbricati e attrezzature che reagiscono intaccando le superfici.

  • Lo sporco tecnologico è l'insieme di sostanze usate nei laboratori di ricerca, nelle catene di produzione alimentare, nelle case farmaceutiche a causa della normale ventilazione dell'ambiente, di sostanze collose o di altra natura che si rendono necessarie per posizionare apparecchiature di test e/ impianti. Maggiormente si concentrano all'interno di zone confinate ventilate o dove esistono reali problematiche di sbalzo termico , variazione di pressione atmosferica, variazione di pressione sonora, variazione di intensità di luce.

Bisogna quindi conoscere a fondo lo sporco per individuare i metodi di pulizia più idonei. Un’azione preventiva potrebbe ridurre drasticamente l’onere delle manutenzioni, ma soprattutto aumenta la qualità dei risultati di test

L'IMPORTANZA DELLA PULIZIA DELLE CAMERE ANECOICHE

 

La camera anecoica a causa delle frequenze e della pressione delle onde sonore subisce dei danni costanti al suo rivestimento interno. Normalmente lo stesso è costituito da coni fatti in spugna di grafite o in poliuretano. Queste superfici possono essere a cuspide, bugnate o lisce. La variazione delle frequenze di test sfalda la vernice con cui sono verniciati i coni, mettendo a nudo così il materiale sottostante (in questo caso la grafite).

Questa polvere poco alla volta cade sul pavimento e grazie alla naturale ventilazione e al calpestio viene portata all'esterno dalla camera. Come evidenziato dal colore del pavimento appena fuori la camera, si ha una contaminazione variabile della camera pulita. Non da meno, va ricordato che la polvere di grafite crea problemi seri all'apparato respiratorio.

Per quanto riguarda i test si evidenzia che la pressione sonora sfalda le superfici le quali liberano polveri,la polvere, si sposta per effetto della vibrazione e si accumula progressivamente nei punti della superficie in cui la vibrazione è nulla. A questo punto avremo come risultato delle zone più sporche ed altre meno sporche ma anche un test poco preciso.

Chiaramente la manutenzione di tali strutture non si ferma solo all'eliminazione della polvere, infatti prevede anche:

la pulizia periodica dei filtri dell’impianto di condizionamento e ventilazione e la loro eventuale sostituzione;

il controllo della tenuta dei battenti delle porte;

il controllo del corretto funzionamento dell’impianto antincendio;

la pulizia ordinaria della camera e della precamera.


 

PROSPETTO LAVORI

 

La pulizia interessa le apparecchiature in oggetto in toto o alcune parti delle stesse.

La bonifica ha lo scopo di portare queste ad un livello di sporco accettabile che non vada a modificare in maniera importante i risultati dei test, che salvaguardi la salute degli operatori e che non contamini l'ambiente della camera pulita tutta. Trattandosi di un lavoro confinato, si adotteranno tutte le misure di sicurezza previste dal TUS ed in particolare ai sensi dell'art. 3 comma 3 del DPR 177/2011. La squadra di lavoro sarà costituita da due a quattro persone con abilitazione anche per effettuare i lavori in quota. Prima della pulizia verranno presi dei campioni destinati al laboratorio.

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