LO SPORCO TECNOLOGICO

22.01.2013 18:52

Nel corso del tempo, siamo riusciti ad affinare la percezione di quello che dovevamo pulire. Detto così non ha nessun significato ma nella pratica la cosa è diversa. Non elencheremo in questa sede le informazioni che ci vengono date durante i corsi ma cercheremo di trasmettere quello che è la nostra sensibilità nel settore tenendo conto che, spesso, quello che dobbiamo cercare non si vede, non si sente e qualche volta non si odora. Stò parlando dello sporco tecnologico, uno sporco che si trova prevalentemente nelle cose nuove.............sembra strano ma è proprio così. Un prodotto imballato appena costruito è veramente sporco. Questo fenomeno non è secondario perchè in determinate situazioni non aver tenuto conto di questa problematica può significare buttar via mesi di lavoro e tanti tanti soldi.

Questo sporco è formato prevalentemente da:

grassi sintetici - colle - polimeri di vernici - degasaggio superficiale della materia - polvere

Qualche volta lo possiamo odorare in tutte le cose nuove che comperiamo, dall'automobile alla lavatrice, apparecchi elettronici e così via.

Preso coscienza di ciò, la domanda sorge spontanea......... cosa fare?

Non cè una sola risposta, generalmente nell'ambito tecnologico - spazziale il cleaning non è solo un'operazione da effettuare, spesso si apre una vera e propria ricerca, il tecnico che si occupa di cleaning technology deve necessariamente essere passato per tutte le tappe del cleaning e aver affinato tattilmente e mentalmente le questioni della materia. Per lavorare in questi ambiti è necessaria una buona preparazione di base in particolare una buona conoscienza della fisica e della chimica oltre che della meccanica. La meccanica entra prepotentemente in questi ambiti perchè spesso è necessario costruire meccanicamente i confinamenti necessari per eseguire i lavori, smontare e rimontare parti delle stesse apparecchiature o congegnare per trovare soluzioni tecnico-pratiche.

 

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